Cos'è la malattia professionale e come si ottiene il risarcimento

Si parla di malattia professionale quando a causa dell’attività lavorativa, il lavoratore contrae nel tempo,  una patologia. 
Agisce lentamente e progressivamente sull’organismo e può provocare l’infermità.

Spesso le condizioni di lavoro rischiose, l’esposizione continua ad agenti chimici e fisici, le radiazioni,  un’aria inquinata, o strumenti ed attrezzi poco sicuri possono essere la causa di malattie più o meno gravi che possono compromettere le capacità lavorative. Ragion per cui, qualora venga contratta una malattia simile, il lavoratore ha diritto ad essere risarcito. 

L’INAIL, L’Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, riconosce  e risarcisce questo tipo di malattie solo quando c’è uno specifico nesso tra il servizio lavorativo prestato e la patologia cagionata, indennizzando i danni provocati e prevedendo prestazioni di carattere economico, sanitario e riabilitativo. 

Le tipologie di malattie professionali sono due:

  1. Le malattie tabellate: si tratta di tutte quelle patologie, elencate in tabelle -  una per l’industria e una per l’agricoltura - che la stessa legge italiana individua come malattie professionali, cioè causate  principalmente da mansioni lavorative.  In questo caso, il lavoratore non deve dimostrare l’origine professionale della malattia, ma soltanto che ha svolto un determinate mansioni in un certo ambiente lavorativo e denunciare la patologia contratta.
  1. Malattia non tabellate: sono invece tutte quelle  malattie di cui il lavoratore assicurato deve dimostrarne l’origine professionale, ovvero provare e dimostrare che l’ambiente lavorativo, la mansione svolta o gli strumenti utilizzati hanno provocato una determinata patologia che ha compromesso l’abilità lavorativa.

Al verificarsi della malattia professionale, il lavoratore ha diritto ad ottenere un indennizzo economico e prestazioni sanitarie (visite mediche, soccorsi, farmaci). La somma dell’indennizzo varia in base alle conseguenze della malattia professionale.  In caso di morte del dipendente, inoltre, l’INAIL  prevede la retribuzione di una rendita ai familiari del lavoratore deceduto. 

Tuttavia, l’INAIL risarcisce solo il danno biologico, ovvero quello fisico,  e solo se superiore al 6% di invalidità. Dunque i danni inferiori a tale percentuali e i danni morali non vengono risarciti.

In questo caso il lavoratore ha diritto ad ottenere un risarcimento completo, da parte del datore di lavoro, il quale ha sempre il dovere di provvedere al benessere dei suoi dipendenti adottando misure di sicurezza a protezione adeguate.

E’ in questa fase che bisogna affidarsi ad uno studio di consulenza specifica, che possa dimostrare e provare la relazione tra malattia professionale e mansione lavorativa, affinché venga riconosciuto il completo risarcimento dei danni subiti.

Categoria: 
Infortunio sul lavoro
Condividi su: 

CONSULENZA GRATUITA

descrivici cosa ti è successo riceverai
una valutazione gratuita del tuo caso

il giusto risarcimento: un tuo diritto, la nostra missione

ti chiamiamo per fornirti assistenza gratuita

Ho letto l' informativa privacy e presto il consenso al trattamento dei miei dati personali